17.11 RIUSCITA MANIFESTAZIONE STUDENTESCA A UDINE (report)
IL GIORNO PRECEDENTE CONTESTAZIONE ALL’INCONTRO “VIVERE LA RIFORMA” ORGANIZZATO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE ALLA PRESENZA DI ALCUNI CONSIGLIERI DELLA MINISTRA GELMINI
LO SGOMBERO NON FERMA LE INIZIATIVE DELLO SCALO !!
IL GIORNO PRECEDENTE CONTESTAZIONE ALL’INCONTRO “VIVERE LA RIFORMA” ORGANIZZATO DAL MINISTERO DELL’ISTRUZIONE ALLA PRESENZA DI ALCUNI CONSIGLIERI DELLA MINISTRA GELMINI
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– 17 Novembre 2010
Martedì 16 Novembre una decina di ragazzi del Movimento Studentesco di Udine si sono recati all’auditorium Zanon per contestare la conferenza “Vivere la riforma”.
L’incontro, dov’era presente il braccio destro del ministro Gelmini (Max Bruschi), consisteva in una riunione operativa per presidi e docenti su come mettere in pratica la nuova legge sulla scuola.
Gli studenti hanno portato il loro messaggio ai burocrati del ministero e della regione esponendo cartelloni di informazione sulla riforma, le sue conseguenze, e l’inutilità in campo didattico e la mancanza di logica nel programmarla, dettate solamente dal fatto di dover fare i conti con la finanziaria e il taglio di 12 miliardi di euro al settore della conoscenza, e sull’immotivato aumento dei fondi destinati alla scuola privata.
Come sempre le dichiarazioni degli oratori hanno mostrato al pubblico una scuola ottima e impeccabile evitando di soffermarsi sui veri aspetti che la scuola vive in questi anni di profonda crisi, rispecchiando pienamente la diffusa tendenza del governo a negare la realtà illudendo la popolazione di vivere in uno stato di benessere continuo.
Il Movimento studentesco vuole denunciare lo stato di degrado e le condizioni critiche in cui si trova la scuola italiana dal momento in cui è stata ideata e applicata la riforma Gelmini e continua a rivendicare una scuola pubblica, libera e qualificata.
NON VOGLIAMO VIVERE LA RIFORMA, VOGLIAMO VIVERE IL NOSTRO FUTURO!
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– 16 Novembre 2010
17 Novembre 1939: L’occupazione Nazista porta all’uccisione di 9 studenti a Praga
17 Novembre 1973: La protesta degli studenti del politecnico di Atene contro la dittatura dei colonnelli viene repressa nella violenza
17 Novembre 1989: Inizia la rivolta, a forte carattere studentesco, contro il regime dittatoriale in Cecoslovacchia
Il Movimento studentesco di Udine scende in piazza per manifestare i propri diritti e il proprio dissenso verso questa politica.
NO ALLA RIFORMA GELMINI. Da anni assistiamo al progressivo degrado della scuola attraverso riforme senza alcuna logica didattica e con unica motivazione il taglio di fondi, emanate da ministri sia di destra che di sinistra. La scuola pubblica non è una miniera da cui attingere fondi per far quadrare il bilancio statale, vogliamo una seria riforma della nostra scuola discussa e condivisa anche da studenti, docenti e tutto il personale scolastico!
NO ALLA REPRESSIONE. Le due denunce a carico degli studenti che, nel clima di mobilitazione del 2008, hanno occupato il Marinelli, le otto denunce per occupazione a carico dei ragazzi del Movimento Studentesco riuniti in assemblea al CSA di via Scalo Nuovo e il successivo sequestro dell’edificio sono attacchi diretti ai diritti degli studenti. Atti repressivi di questo genere, mai accaduti a Udine, sono segno di un clima opprimente il cui unico scopo è il blocco dei movimenti studenteschi e la libertà di riunione per un mondo migliore.
Il Movimento Studentesco di Udine scende in piazza per manifestare e per appoggiare l’occupazione degli Istituti Triestini e la protesta studentesca contro la riforma Gelmini e la disastrosa edilizia scolastica della Provincia di Trieste.
La scuola è degli studenti, riprendiamocela!
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– 12 Novembre 2010
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– 8 Novembre 2010
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– 4 Novembre 2010
Nostra foto: parcheggio ex frigorifero 30 ottobre 201 | Messaggero Veneto DOMENICA, 31 OTTOBRE 2010 Pagina 4 – Udine
Nuova protesta del Centro sociale autogestito. «Perché il Comune non interviene?» «C’è amianto, transennare l’ex Frigorifero» |
Manifestazione ieri pomeriggio da parte del Centro sociale autogestito per denunciare, come era già avvenuto nei giorni scorsi con il volantinaggio, la presenza di amianto sul piazzale del parcheggio dell’ex Frigorifero, in via Sabbadini.
«Si è creata – si legge in una nota diffusa da Paolo de Toni – una situazione paradossale sotto gli occhi della polizia municipale, ovviamente mandata per l’ordine pubblico. A rigor di logica i due agenti, in quanto ufficiali di polizia giudiziaria avrebbero quanto meno dovuto verbalizzare la denuncia del gruppo di manifestanti, espressa con volantini e uno striscione molto chiaro appeso a indicare la tettoia fatiscente e soprattutto i pezzi di eternit a terra. Invece niente».
«Riteniamo stupefacente – aggiunge la dichiarazione – la condotta omissiva del Comune che avrebbe dovuto mandare quanto meno a transennare l’area dove ci sono pezzi di eternit in circolazione ed emettere un’ordinanza contingibile e urgente per la bonifica del sito. È una settimana che stiamo battendo su questo punto e niente è ancora successo. Cosa fa Honsell, dorme? Eppure l’assessore Malisani aveva dicharato che avrebbe fatto delle ri-verifiche. E allora non ha visto niente? E i soliti campioni del populismo udinese? I vari Dordolo, Blasoni, Colautti, Volpe Pasini, Belviso? Niente, neanche una parola! Si vede che la vicenda non rende abbastanza politicamente, eppure dal punto di vista sanitario ed ambientale si tratta di tutt’altro che una banalità».
«Questa è la situazione – aggiunge infine il Csa -: vengono spesso agitati spauracchi ad arte e poi di fronte alle cose serie i politici fanno finta di niente. Vedremo gli sviluppi la prossima settimana, ma il Comune di Udine tenga presente che oramai la questione è già ampiamente di ordine penale. Infine ribadiamo l’assoluta necessità di non dilazionare ulteriormente e di intervenire immediatamente per la rimozione dell’eternit sparso nel piazzale e dell’intera tettoia fatiscente che insiste sul lato sinistro del parcheggio».
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– 1 Novembre 2010
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– 28 Ottobre 2010
Il sindaco Honsell piange i morti per amianto delle FS e non fa nulla per rimuovere la tettoria fatiscente e marcia che sovrasta il parcheggio dell’ex Frigorifero che rilascia le sue fibre sugli ignari posteggiatori.
Il bello è che quando il CSA è andato a discutere con il Comune per la ricerca di una sede ed avevamo posto il problema del recupero del fabbricato sulla sinistra del parcheggio, il tecnico del comune pose il problema dell’amianto e disse testualmente alla presenza di Honsell “là dentro io non ci manderei un mio amico”.
Riteniamo che dentro il fabbricato il problema non sussista perché il soffitto interno è di cemento, ed invece il problema sussiste sicuramente all’esterno in quanto effettivamente c’è una lunga ed ampia tettoria di eternit piena di buchi che si sta sfaldando e che fa piovere le fibre nell’intera area ed anche oltre, visto il tempo di una microfibra di amianto in sospensione in aria. Ed allora ci chiediamo cosa aspetta Honsell a far rimuovere immediatamente questa tettoia?
Il CSA annuncia una serie di volantinaggi nel corso della prossima settimana nel parcheggio e nella zona dell’ex Frigorifero per informare la popolazione e pretendere la messa in sicurezza della tettoia.
Il Centro Sociale Autogestito in esilio
ecco qui le immagini……
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– 22 Ottobre 2010
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– 22 Ottobre 2010
QUI il comunicato degli occupanti!
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– 21 Ottobre 2010
Qui i link per seguire la situazione a Milano e a Cardano.
Sulla Bottiglieria/Stamperia
http://lombardia.indymedia.org/node/30082
Sull’Edera che proprio in questo momento è sotto minaccia di sgombero
http://lombardia.indymedia.org/node/32093
Immagini video dal nuovo spazio liberato dai compagni della Bottiglieria a Milano
Video 16-10-10 Bottiglieria resist!
SOLIDARIETA’ NELLA DIFESA DEGLI SPAZI OCCUPATI
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– 18 Ottobre 2010
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– 13 Ottobre 2010
altre foto su: http://www.info-action.net/
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– 8 Ottobre 2010
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– 8 Ottobre 2010
Breve report delle manifestazioni ad Amsterdam tratto e tradotto da
http://ch.indymedia.org/demix/2010/10/77915.shtml
Dal primo di ottobre occupare in Olanda è stato criminalizzato. Le maggiori città comunque hanno deciso di non mettere in atto la legge.
Quando il nuovo sindaco di Amsterdam Eberhand van del Laan ha annunciato una settimana fa lo sgombero di tutti i 300 squats esistineti prima possibile, la gente era sorpresa e arrabbiata da questi provvedimenti. Il giorno dopo il procuratore per i casi di occupazione Otto van der Bijl e il capo delle unità speciali di sgombero’ Leen Schaap sono stati messi sotto protezione per 24 ore.
Come risposta alla nuova politica di sgombero, 800 squatters e simpatizzanti hanno manifestato ad Amsterdam il primo di ottobre.
Durante la manifestazione una casa è stata occupata e il gruppo di manifestanti è rimasto in supporto per un certo tempo anche per celebrare la prima così chiamata “azione di occupazione illegale”.Mentre la manifestazione proseguiva al termine.
Dopo un centinaio di metri i dimostranti sono stato violentemente attaccati dalla polizia a piedi e a cavallo, che ha cercato in un primo momento si entrare nel corteo da davanti, ma ha trovato resistenza e sono stati respinti. Solo quando i poliziotti hanno attaccato in massa con i cavalli dal fondo hanno smembrato il gruppo. Questo non ha fermato gli squatter dal tentare di respingere la polizia e riprendersi la strada, cio’ ha portato a degli scontri per diverse ore nelle strade del centro città di Amsterdam.
Per la prima volta in un decennio la polizia ha tentato di fermare gli scontri tirando lacrimogeni nel corteo.In totale 11 persone sono state arrestate, alcuni sbirri e persone sono rimaste ferite e alcuni manifestanti sono stati ricoverati, di questi una persona con due fratture (?) nel cranio.L’ospedale e questa persona hanno denunciato la polizia per tentato omicidio.Tutti gli arrestati sono liberi.
Il giorno seguente un’altra manifestazione ha preso luogo in Nijmegen con 600 persone.Anche qui si è arrivati a un violento confronto con la polizia.La polizia a cavallo è letteralmente calpestato i manifestanti e la gente si è fatta gravemente male.9 persone sono state portate in prigione, ma tutti gli arrestati sono di nuovo liberi.
Nei giorni seguenti una stazione di polizia ad Amsterdam e’ stata attaccata con delle bottiglie molotov.L’atto non è stato rivendicato da nessun gruppo o individuo.
Da venerdì polizia antisommossa, speciali forze militari, cannoni ad acqua ed elicotteri sono stati sistemati in grande concentrazione attraverso tutta Amsterdam.La strategia della città sembra quella di tenere tutti gli squatters in costante stato di emergenza, e cio’ contribuisce a tenere alta la tensione in città, tensione con cui la polizia non è abituata ad avere a che fare.
la gente aspetta la prima ondata di sgomberi che dovrebbe essere imminente.
Il sindaco ha dichiarato che egli trova la situazione molto spiacevole e programma di far pagare i danni per agkli squatters, anche se egli non crede che ci sia molto da ricevere da loro.
presto ulterior informazioni ai seguenti links:
http://www.indymedia.nl/
Amsterdam Demo:
http://www.at5.nl/artikelen/49319/extra-uitzending-at5-nieuws-om-22-55-uur
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– 6 Ottobre 2010