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APPELLO PER LA CHIUSURA DEL CIE DI GRADISCA

VOLANTINO DISTRIBUITO ALLA POPOLAZIONE DI GRADISCA IL 5.3.2011
Appello per la chiusura del C.I.E (ex C.P.T.) di Gradisca d’Isonzo

– Cinque anni fa, il 7 marzo 2006, veniva rinchiuso, all’interno della caserma Polonio di Via Udine a Gradisca d’Isonzo, il primo immigrato, in quella struttura a quel tempo denominata C.P.T. (Centro di Permanenza Temporanea).

– Il Centro-Sinistra (che aveva vinto le elezioni ) non ha mantenuto la promessa della chiusura dei C.P.T.

– Nel 2008 con il ritorno al Governo di Berluskoni e con Maroni Ministro dell’Interno i C.P.T. sono stati trasformati in C.I.E (Centro di Identificazione ed Espulsione).

Con ciò la Lega ha inteso far sentire, anche nella denominazione, la mano dura del “nuovo corso”.

I tempi di permanenza nei nuovi lager della democraCIE sono via via passati da 30 giorni a 180 giorni, con costi di gestione sempre più elevati e con la prospettiva di allestirne di nuovi.

– La gestione del C.I.E di Gradisca costa oggi di 5 milioni di euro all’anno + manutenzioni.

– Abbiamo assistito in questi 5 anni ad una escalation di rivolte fino a rendere la struttura quasi completamente inagibile ( e ce ne compiaciamo).

– Oggi, i C.I.E. di Maroni e Berluskoni dimostrano, di fronte alle rivoluzioni in Nord Africa e alla effettiva entità dei flussi migratori, di essere semplicemente una farsa.

– I C.I.E. erano soprattutto un elemento complementare in una strategia di “collaborazione” fra il Raìs meneghino e tutto il sistema di interessi economici che gli gira attorno, e i dittatori nord-africani Gheddafi, Mubarak, Ben Alì. In quest’ottica bisognava innanzitutto controllare gli arrivi a Lampedusa e sgomberare velocemente gli eventuali sbarchi troppo scomodi per il look del nuovo regime.

– Ma la storia non si ferma; si doveva solo aspettare che tutto questo si sfaldasse.

– Oggi il fallimento totale della politica del dittatorucolo del bunga bunga e dei talebani leghisti è sotto gli occhi di tutti.

– Oggi è del tutto evidente che i C.I.E. non servono proprio a niente e che l’entità dei flussi migratori dal nord africa è imputabile a chi ha foraggiato i torturatori del popolo.

– Oggi sono quindi venute a maturazione le condizioni per la chiusura in particolare del CIE di Gradisca del quale nessuno, ma proprio nessuno, è più in grado di giustificare l’esistenza e che peraltro è stato istituito grazie ad un “ceto politico” falso, venduto, e subalterno.

Pertanto lanciamo un appello a tutte le persone coscienti perché questo problema venga risollevato e discusso in ogni sede.

SABATO 12 MARZO,

a partire dalle ore 16.oo,

Manifestazione-Presidio davanti

al C.I.E. in via Udine

Partecipate!!

Coordinamento Libertario Regionale contro il CIE

Posted in CIE e immigrazione.