A quasi cinque anni dall’apertura, passati tra continue rivolte, atti di autolesionismo e violente repressioni, il CIE di Gradisca d’Isonzo è stato distrutto dai suoi stessi reclusi molti dei quali provengono dalle rivolte nordafricane.
Alla luce di quanto successo chiediamo che venga trovata una sistemazione dignitosa per i migranti e che la struttura venga chiusa e mai più riaperta, assieme agli altri CIE del territorio italiano.
La politica di gestione delle migrazioni degli ultimi anni ha dimostrato la sua natura razzista e demagogica ed i CIE non sono altro che un’ulteriore vessazione per i migranti ed una speculazione affaristica sugli appalti per i soliti nomi.
Per questi motivi assieme alle altre realtà libertarie della regione
Coordinamento Libertario Isontino
reclusi nel CIE di Gradisca
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By csa
– 27 Febbraio 2011