Riuscitissimo il “pignarûl” realizzato questa sera di fronte al Centro sociale “sequestrato” di via Scalo nuovo. Presenti duecento compagni e solidali da Udine e da tutta la regione. Dopo aver vinto la neve nel corteo del 19 dicembre, aver superato la pioggia nel presidio del 30 dicembre, oggi ci siamo scaldati dal freddo col fuoco, con il brulè e con il calore delle nostre idee. Durante gli interventi politici che si sono susseguiti oltre che dello sgombero del CSA e della repressione in Friuli si è anche parlato del caso di Luca Tornatore, ancora detenuto a Copenhagen
La lotta per la riapertura di uno spazio autogestito a Udine continua.